Mis(S)conosciute - La newsletter #28: Montagna Disegnata, Clotilde Marghieri e Fabrizia Ramondino
Scrittrici (e altre cose) tra parentesi
La newsletter di questo mese saluta un’estate che si annuncia capricciosa e temporalesca e si è già fatta sentire con tutta la sua potenza. Tutt* abbiamo visto le devastanti immagini di qualche settimana fa in Emilia-Romagna, molt* hanno vissuto quei giorni sulla propria pelle e pensiamo che, in questi casi di emergenza e difficoltà, ognuna di noi debba fare la propria parte. Per chi non può partire, imbracciare le vanghe e unirsi ai tanti volontari che da giorni stanno contribuendo ad aiutare sul campo le popolazioni colpite, un’altrettanto valida alternativa sono le donazioni. Sia la Croce Rossa Italiana che la Protezione civile dell’Emilia-Romagna ma anche l’ARCI Emilia-Romagna hanno attivato dei conti correnti per raccogliere le donazioni e aiutare la popolazione colpita dalle alluvioni. Anche pochi euro possono aiutare!
I prossimi giorni per noi saranno densi e ricchi di eventi e spostamenti. Nel calendario poco più sotto abbiamo elencato tutte le tappe del mese di giugno del nostro “booktour” sul libro L’esile penna: Fabrizia Ramondino che ci porterà in giro per l’Italia.
Ci teniamo, però, a raccontare meglio e in anteprima rispetto alla comunicazione “ufficiale” (che partirà nei prossimi giorni sui social), e scendendo un po’ più nel dettaglio, un evento che si terrà a settembre.
È un appuntamento dedicato alle socie e ai soci della nostra APS a cui stiamo lavorando con impegno ormai da diversi mesi, grazie a una serie di casualità avvenute grazie alla cosa viva che è Mis(S)conosciute.
Da quando esiste, Mis(S)conosciute ha avuto la capacità di creare legami, sinergie e connessioni che altrimenti non si sarebbero mai verificate. Dal podcast siamo passate alla divulgazione sui social e a questa newsletter; abbiamo scritto un libro, abbiamo co-curato un piccolo ma prezioso festival letterario, organizziamo corsi e incontri con le scuole, partecipiamo a eventi e convegni e stiamo portando pian piano la nostra attività “dal vivo” nel mondo.
Una di queste connessioni è avvenuta grazie all’ultima puntata del podcast, quello dedicato alle staffette partigiane pubblicato il 25 aprile scorso e, soprattutto, all’episodio in cui raccontiamo la storia della partigiana Giovanna Zangrandi.
Una foto di Giovanna Zangrandi immortalata sorridente su un altopiano delle “sue” montagne del Cadore ha fatto da ispirazione al racconto a voce che le abbiamo dedicato: quella foto l’abbiamo poi pubblicata sui nostri canali social e grazie a quello scatto abbiamo conosciuto una persona con cui si è creata una vicinanza creativa speciale.
Si chiama Giulia Mirandola ed è una curatrice e mediatrice culturale. Insegna letteratura per l’infanzia, è coautrice di Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione (Settenove, 2020) e di Pioniere. Le donne che hanno fatto l’Europa (Settenove, 2022), collabora con diverse realtà editoriali e, soprattutto, è l’ideatrice di un bellissimo progetto che si chiama Montagna Disegnata e che quest’anno è dedicato proprio a Giovanna Zangrandi.
MONTAGNA DISEGNATA ft MIS(S)CONOSCIUTE
Montagna Disegnata è un viaggio.
È un’esperienza basata sulla lettura e la narrazione del paesaggio di montagna, attraverso molteplici linguaggi.
In concreto si tratta di raggiungere a piedi dei luoghi di montagna per disegnare, scrivere, leggere, pensare, raccolti in piccoli gruppi di lavoro, con l’intervento di qualcuno che disegna per professione e qualcuno che lavora in altri campi (storia, scienze naturali, scienze sociali, letteratura, divulgazione).
L’intento è quello di lavorare e vivere insieme per alcuni giorni, concentrandosi sulla lettura del paesaggio, sull’immaginario e le narrazioni a esso legate, affinché possiamo sentire meglio la relazione tra noi e i luoghi.
Giulia Mirandola ha iniziato i primi esperimenti nel 2012 in una modalità itinerante. Nel periodo 2016-2020 Montagna Disegnata diventa un laboratorio con sede fissa in un piccolo maso in Trentino, “Il Masetto” (all’epoca da lei stesso fondato e gestito).
Ora questa pratica riprende a essere nomade e pellegrina e Giulia ci ha coinvolte, come autrici e come APS, in questa splendida iniziativa: con lei co-curiamo una tappa dell’estate 2023 di Montagna Disegnata: andremo insieme tra le montagne del Cadore, le montagne di Giovanna Zangrandi.
LA RESIDENZA ARTISTICA
Anna del valico. Disegni e parole da Rizzios al Rifugio Antelao è una residenza artistica di 4 giorni (dal 3 al 6 settembre 2023) dedicata alle socie e ai soci dall’associazione di promozione sociale Mis(S)conosciute, possibile grazie al patrocinio di ANPI Cadore–Sezione Giovanna Zangrandi e al contributo del B&B Come api al miele, di Luxol s.r.l. e dell’Agriturismo La Pausa.
La residenza è ispirata ai libri Il campo rosso. Cronaca di un’estate – 1946 di Giovanna Zangrandi (a cura di Giuseppe Mendicino, collana “Personaggi”, CAI, 2022) e I giorni veri. Diario della Resistenza 1943-1945 (con uno scritto di Benedetta Tobagi, Ponte alle grazie, 2023).
La residenza è divisa in due parti.
La prima parte si svolge nella frazione di Rizzios, nei pressi di Calalzo e di Pieve di Cadore. La seconda parte si svolge in quota, al Rifugio Antelao e nei pressi del rifugio.
Insieme, porteremo avanti una ricerca che utilizza la lettura, il disegno, la scrittura e la trasmissione orale per approfondire la conoscenza di Giovanna Zangrandi sul posto, nei luoghi in cui l’autrice ha vissuto e che ha narrato.
In particolare, interessa avvicinarsi a Giovanna Zangrandi perché è una figura poco conosciuta; perché è una donna alla ricerca continua della libertà; perché è una staffetta partigiana durante la Resistenza; perché è una grande scrittrice da riscoprire; perché una volta finita la guerra costruisce e gestisce il Rifugio Antelao.
Oltre a rivestire il ruolo di ente partner, dal 3 al 6 settembre, in quanto collettivo di Mis(S)conosciute parteciperemo attivamente ai giorni di vita e lavoro in quota, che trascorreremo immers* nel paesaggio e negli ambienti in cui ha combattuto e scelto di vivere la partigiana Giovanna Zangrandi.
Ogni giorno, ci saranno delle sessioni di disegno con l’illustratrice Pia Valentinis, faremo delle passeggiate con le guide alpine, con la storica Letizia Lonzi e con Roberta Fornasier, curatrice dell’Archivio Zangrandi, esploreremo i luoghi vissuti e narrati dalla scrittrice e dedicheremo un momento “Mis(S)conosciute” all’approfondimento e al racconto della figura di Giovanna Zangrandi ma non solo.
Racconteremo il lavoro svolto in questi anni sulle donne partigiane, un flusso all’interno del quale si inserisce anche l’esperienza di lotta e di vita di Zangrandi e ci soffermeremo sul racconto delle vicende delle donne durante la Resistenza, sulle loro storie ancora troppo poco note, per restituire loro voce e parola attraverso ciò che di scritto ci hanno lasciato.
Chi parteciperà ai lavori avrà la possibilità di coniugare alla dimensione della lettura e dell'elaborazione grafica quella della scrittura, dell’ascolto e della narrazione orale.
Partecipando al progetto Montagna disegnata, il nostro obiettivo è portare finalmente “fuori” dalla dimensione virtuale del podcast e dei social il lavoro di divulgazione e sensibilizzazione sui temi delle donne, delle partigiane e della letteratura scritta da donne che abbiamo sviluppato a partire dal 2019, per poterci immergere finalmente “dentro” gli spazi e i luoghi delle storie che ormai da tempo raccontano e cercano tenacemente di far conoscere e ricordare.
Il gruppo di lavoro sarà composto da un massimo di 15 persone. Se l’idea di trascorrere qualche giorno di vacanza con noi ti incuriosisce e vuoi saperne di più, conoscere le quote e le modalità di iscrizione e tesseramento all’APS, scrivici all’indirizzo montagnadisegnata@gmail.com!
Noi non vediamo l’ora di partire per la salita in vetta!
BOOK TOUR “L’esile penna. Fabrizia Ramondino. Itinerari di vita tra realtà e immaginazione”
9 giugno [DAL VIVO] - 18:30 Social Break Point (San Sebastiano al Vesuvio, NA)
Venerdì 9 giugno alle 18:30 saremo ospiti della rassegna letteraria "Diritti ed autori" organizzata da Social Break Point per presentare il libro “L’esile penna. Fabrizia Ramondino” e raccontare il nostro progetto!
10 giugno [DAL VIVO] - 19:00 Libreria Casa Naima (San Giorgio del Sannio, BN)
Sabato 10 giugno alle 19:00 saremo dagli amici della libreria indipendente Casa Naima con Raffaele Calvanese per parlare di Fabrizia Ramondino, delle nostre Mis(S)conosciute, di canone letterario e molto altro!
16 giugno [DAL VIVO] - 17:00 Biblioteca Nazionale di Napoli - Sala Rari
Venerdì 16 giugno prosegue il tour campano di Mis(S)conosciute con una tappa molto importante alla Biblioteca Nazionale di Napoli, nelle sale di Palazzo Reale a Piazza Plebiscito. A parlare con noi del libro su Ramondino e del nostro progetto ci sarà Aniello Fioccola, editore, lettore, bibliofilo!
24 giugno [DAL VIVO] - 19:30 Libreria Sette Volpi - Mercatino Albani, via Albani, 12 (Bologna)
Sabato 24 giugno, in occasione dei 15 anni dalla scomparsa di Fabrizia Ramondino che cade il 23 giugno, presentiamo il libro nell’ambito della rassegna (D)alla Bolognina e in particolar modo nella sezione Le Volpi nell’Aia curata dai nostri amici della Libreria Sette Volpi.
25 giugno [DAL VIVO] - 21:00 Brescello Film Festival
Proseguiamo il tour emiliano spostandoci a Brescello per la rassegna Brescello Film Festival! Appuntamento alle 21:00 in Piazza Matteotti per la presentazione del libro!
28 giugno [DAL VIVO] - 21:00 Cancello di Castellona (Formia)
Ospiti della libreria Fuori Quadro di Formia, presenteremo il libro su Fabrizia Ramondino e parleremo anche di un’altra importante scrittrice che ha trascorso parte della vita sul litorale di Gaeta, Goliarda Sapienza!
30 giugno [ONLINE] - 19:30 Diretta IG con Ghigliottina
Infine, il 30 giugno alle 19:30 saremo in diretta IG con Sara Concato di Ghigliottina per raccontare questa nostra piccola impresa anche a chi non riuscirà a partecipare agli eventi online!
Speriamo di vedervi in giro!
CLOTILDE MARGHIERI
(1897 - 1981)
“Mi domando se una sola vita basta ad esaurire le energie di un’anima. Io, per esempio, dovrei rinascere più d’una volta, per non andarmene inadempiuta.”
La bio(S)conosciuta che raccontiamo questo mese è la scrittrice Clotilde Marghieri. Un’autrice che ci era sconosciuta e che abbiamo scoperto per caso, durante le ricerche che abbiamo portato avanti per scrivere il nostro libro su Fabrizia Ramondino.
A parlarcene per prima, infatti, è stata proprio la voce di Fabrizia durante un intervento radiofonico degli anni ‘80, registrata su un nastro oramai un po’ rovinato dal tempo, che con pazienza abbiamo trascritto.
Questa rubrica quindi, oltre a essere “Bio(S)conosciute” è anche un po’ “Scrittrice legge scrittrice” poiché abbiamo pensato di riportare fedelmente il racconto che di Clotilde Marghieri fece Fabrizia Ramondino il 14 luglio 1982, ospite della trasmissione radiofonica “Noi, voi, loro, donna, una settimana con Fabrizia Ramondino”.
Prima di passare la parola a Ramondino, però, per introdurre il personaggio di Clotilde Marghieri riportiamo uno stralcio di un articolo del 1986, apparso qualche anno dopo la sua morte avvenuta nel 1981, e scritto da un’altra importante scrittrice del ‘900 italiano, la giornalista Camilla Cederna:
“Una donna che ho frequentato a Roma nel suo salotto di via della Consulta: grandi librerie con edizioni rare, mobili inglesi, rose, il rito del tè. E lei che, già anziana, sdraiata sul sofà con una coperta sulle gambe, giocava come sempre ad ammaliare gli amici con il fascino delle sue conversazioni, ad annodare sottili rapporti con persone di cui ammirava l'intelligenza. Di grande famiglia altoborghese napoletana, Clotilde doveva essere stata molto attraente… Belle gambe, lunghe. Sensibili lineamenti aquilini, occhi neri e penetranti, una risata da ragazza che conservò fino agli ultimi giorni. Nell'esclusivo collegio fiorentino di Poggio Gherardo (vedi Le educande) imparò a leggere e a parlare alla perfezione il francese, il tedesco, l'inglese. Di una spregiudicatezza precoce, presto sposata e poi separata, visse indipendente incontrando persone famose, leggendo tutto il leggibile. E cominciò a far salotto, come si dice oggi, nella sua magica casa di Torre del Greco”.
Clotilde Marghieri, autrice «dalla scrittura raffinata e dalla straordinaria finezza psicologica», figlia della borghesia napoletana cosmopolita, è una figura con la quale Fabrizia Ramondino afferma di sentire una certa affinità, sia per itinerari di vita che per sentire letterario. Giornalista e autrice fin da giovanissima di numerosi articoli per le più importanti riviste e quotidiani («Il Mattino», «Il Mondo», il «Corriere della Sera», «La Nazione», il «Giornale di Brescia» e «Il Gazzettino»), inizia a pubblicare i suoi libri negli anni ‘60. Scrittrice di romanzi e opere teatrali oggi sicuramente misconosciuta e dimenticata, come dimostra la scarsa reperibilità della sua opera, su di lei Ramondino afferma: «Conosco pochi scrittori che hanno espresso con maggiore amarezza e chiarezza come lo scrivere sia una dolorosa sostituzione alla realtà».
Passiamo quindi la parola a Fabrizia Ramondino:
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