Mis(S)conosciute - La newsletter #5: Jamaica Kincaid, Giulia Lombezzi e Tara Westover
Scrittrici (e altre cose) tra parentesi
Ciao!
Questa è la newsletter di Mis(s)conosciute - scrittrici tra parentesi: noi siamo Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio e in questo spazio parliamo di tutto ciò di cui secondo noi si parla ancora troppo poco e di tutte quelle tematiche sulle quali vorremmo porre l’accento e accendere riflessioni. Le newsletter precedenti puoi trovarle qui.
La riflessione introduttiva di questo mese parte da una serie di osservazioni che abbiamo fatto sul mondo della comunicazione e, in particolare, su quello in cui siamo immerse quotidianamente: la realtà dei social, soprattutto di Instagram.
Se sei qui a leggere questa mail e noi siamo qui a scriverla è indubbiamente anche grazie al canale di comunicazione che ha fatto sì che ci incontrassimo, che stringessimo relazioni virtuali (che spesso si trasformano per fortuna in rapporti reali), che ci ha fatto crescere pian piano portando il nostro progetto a un numero di persone che fino a qualche mese fa non pensavamo nemmeno possibile. Questi sono alcuni aspetti positivi.
Passiamo a quelli "problematici", che ci hanno fatto interrogare e intavolare discussioni: hai notato anche tu che ci leggi questa continua necessità da parte degli utenti delle varie bolle di cui facciamo parte di dover essere sempre sul pezzo, di dover avere un'opinione su tutto, di dover avere sempre qualcosa da dire sui fatti del giorno, da spiegare, da mettere in prospettiva, da analizzare e vivisezionare in ogni loro parte?
A prescindere dal contenuto e dalle tematiche (che, per fortuna, spesso nella nostra bolla sono interessanti, utili e di approfondimento) questo genere di meccanismi scatena in chi non riesce a stare al passo, come noi, una sensazione di inadeguatezza. Ci siamo chieste, nelle scorse settimane: "Ma dobbiamo dire qualcosa anche noi sul tema X? Ma dobbiamo esporci? Ma ha senso esporci sul tema X o Y in questo spazio che abbiamo costruito con uno scopo ben preciso?"
La risposta che ci siamo date è che no, forse non ha senso e non dobbiamo sentirci "obbligate" a esporci su determinati temi solo perché "tutti ne parlano". Dobbiamo fare un esercizio di consapevolezza e spazzare via quel senso di inadeguatezza che ogni tanto ci coglie. Noi siamo qui, a occupare questi spazi virtuali, per parlare di letteratura, di donne, di scrittura, di libri, di scrittrici, di canone letterario da rivoluzionare e di conseguenza di diritti e pari opportunità. Siamo qui per aprire spiragli sulle scrittrici dimenticate, per ricordarle, senza la necessità di rincorrere l'ultima uscita editoriale o il dover leggere ogni pagina nuova pubblicata. Siamo qui per fare qualcosa che ci piace e per farla al meglio delle nostre possibilità. E forse, se qualcuno, come voi che ci state leggendo, apprezza quello che facciamo e con la nostra mediazione scopre qualcosa di nuovo, significa che va bene così, che ciò che per noi è pertinente passa e che magari, esporsi sempre e comunque non serve poi troppo.
E allora parliamo di ciò che fa per noi: stasera a Villa Giulia, a Roma, verrà assegnato il LXXV Premio Strega. Il mese scorso, in una diretta Instagram con le sorelle di Strategie Prenestine, abbiamo parlato della storia del premio e della “guerra dei sessi” che caratterizza anche questa manifestazione e che riflette fedelmente sul mondo della cultura la disparità di genere ancora ben radicata nella società italiana, toccando anche vari altri temi, come quello che riguarda ciò che l’editoria nazionale s’aspetta dalle scrittrici.
Quest’anno la cinquina - Emanuele Trevi con Due vite (Neri Pozza), seguito Edith Bruck con Il pane perduto (La Nave di Teseo), Donatella Di Pietrantonio con Borgo Sud (Einaudi), Giulia Caminito con L'acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) e Andrea Bajani con Il libro delle case (Feltrinelli) - vede una prevalenza femminile: chi la spunterà? Noi facciamo il tifo per Giulia Caminito, che ha inaugurato la rubrica “Scrittrice racconta scrittrice” di questa newsletter - cosa per cui le saremo sempre grate! - e già vincitrice del Premio Strega Off e, naturalmente, della Buatta Prenestina 2021!
L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai Tre e Rai Play a partire dalle 23:00.
Incrociamo le dita!
Come detto, sul pezzo non ci siamo praticamente mai, però vorremmo dedicare un pensiero a Raffaella nazionale, che ci ha lasciato lo scorso 5 luglio. La scomparsa della Carrà ci ha sorpreso e addolorato, perché Raffa era un pezzo della vita di tutti e tutte: una performer incredibile, una showgirl di immenso talento, una donna di spettacolo libera in anni in cui non era scontato poterlo essere e poterlo dichiarare, e che non ha battuto ciglio quando si è trattato di pagare il prezzo di quella libertà, che reclamava per sé e per tutti. Ieri sera abbiamo riguardato - insieme anche se a distanza - la prima favolosa puntata di Mille Luci del 1974: sembra incredibile che nel 2021 si stia ancora lottando per una sacrosanta rappresentazione di genere più equa nei media (vedi il recente caso Rula Jebreal/Propaganda Live) quando, paradossalmente, quasi 50 anni fa il sabato sera di Rai Uno era interamente sostenuto dalle spalle larghe, le gambe leggere, l’ugola d’oro e i bigodini ribelli di Raffaella Carrà e Mina - le padrone di casa indiscusse - e Franca Valeri (ospite della prima serata). Se volete godere, guardatevi questa puntata, in cui Raffa ci delizia ballando Let’s Twist Again mentre fa l’hula-hoop (a 00:34 circa), nell’attesa che sabato sera di quel tenore possano, in un futuro non lontano, tornare alla ribalta.
Ci risentiamo in agosto: buone vacanze a chi le farà nel frattempo!
Jamaica Kincaid
Jamaica Kincaid è una delle voci più importanti della letteratura contemporanea in lingua inglese, tanto da essere stata indicata come una delle favorite per la vittoria del Nobel per la letteratura del 2020, poi vinto dalla poetessa Louise Glück.
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